30 sottotitoli - di Tiziana Ciaralli

30 sottotitoli - di Tiziana Ciaralli

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๐“๐ข๐ญ๐จ๐ฅ๐จ: 30 Sottotitoli
๐€๐ฎ๐ญ๐ซ๐ข๐œ๐ž: Tiziana Ciaralli
๐„๐๐ข๐ญ๐จ๐ซ๐ž: Marco Saya Edizioni
๐€๐ง๐ง๐จ: 2023
๐๐š๐ ๐ข๐ง๐ž: 40
๐๐ซ๐ž๐ณ๐ณ๐จ: โ‚ฌ 10,00
๐€๐œ๐ช๐ฎ๐ข๐ฌ๐ญ๐š: https://www.amazon.it/30-sottotitoli.../dp/B0C4MJ2DFZ

20 anni per tirare giรน 30 poesie e non sbagliare un verso. La poesia si fa cosรฌ o รจ meglio non sedersi nemmeno davanti alla macchina da scrivere. Servono โ€“ รจ vero โ€“ un altro paio di qualitร , tipo: saper tenere la penna in mano e prendere distanze abissali dalle proprie emozioncine. Ma a queste in un modo o nellโ€™altro ci si puรฒ arrivare. La via della qualitร  prima, invece, quella dei tempi necessari per distillare un verso degno di questo nome, pochi sono disposti a praticarla: basta lโ€™ispirazione, quando cโ€™รจ lโ€™ispirazione cโ€™รจ tutto. Sรฌ, col cavolo. 30 ๐‘†๐‘œ๐‘ก๐‘ก๐‘œ๐‘ก๐‘–๐‘ก๐‘œ๐‘™๐‘– di Tiziana Ciaralli appartiene alla categoria delle cose fatte per bene. Ogni testo mette in circolo una scena minuta che reagisce a variazioni materiali fino a restituire un disegno su scale che accordano il micro al macro. Un frattale che ripete a spirale scene di vita, dilatandosi o contraendosi dallโ€™uno allโ€™altro dei due capi fino ad arrestarsi lร  dove il pensiero inciampa su sรฉ stesso ed รจ impossibile, ancorchรฉ inutile, allungare il brodo di coltura: "come maree / che si ritirano nel disegnare archi sulla spiaggia".

Il soggetto esce dal centro, cambia stato, si lascia attraversare da figure e materiali. Dalla carpa al felino, dallโ€™acqua al pelo, dal riflesso della notte alle finestre che non si chiudono, stoffe, odori, angoli, un colore regolato dallโ€™orizzonte: sono sembianze che nascono dalla percezione di un sรฉ mutante. Il corpo funziona come un banco di sensori che converte materia in pensiero; se ne frega di fissare lโ€™attimo per coglierlo: l'ยซAttimo dโ€™atomoยป non ammicca, indica la scala minima in cui il battere dellโ€™istante coincide con la coscienza di esserci, senza pretesa di essere cรฒlto dalla ragione. Altrove, a specifica domanda del ยซchiยป รจ nelle sue poesie, ha riposto in modo appropriato cosรฌ: ยซIl chi non รจ qualcuno; รจ il modo, il come procedere, che puรฒ cambiare, tra lโ€™altro, varie volte. Puรฒ anche essere la materia messa in campo che specula al mio posto. Il chi รจ il come un determinato oggetto, dati i suoi caratteri essenziali reali, puรฒ presentare alla mente il suo complesso mutevole.ยป (https://www.lestroverso.it/1libroin5wpoesia-tiziana.../).

Cosรฌ il tempo si piega secondo le cose che lo abitano. Non un attaccapanni di ricordi ma una trama elastica di parole (di linguaggio) che si addensano in grumi poetici lร  dove lโ€™esperienza del sangue fa pressione. Un sestante mentale, un prisma, lโ€™inclinazione di un vetro come dispositivi che non fanno mai scena muta davanti a un senso che sfugge alla presa troppo elementare dei perchรฉ. Cโ€™รจ, dentro, unโ€™epica senza miti, un teorema senza dimostrazione. Si impara dai gesti piccoli: un nodo, un ordito, una gassa dโ€™amante. Il legare, lo sciogliere, il lasciare andare vengono prima dei ri-pensamenti. Le relazioni, i saluti, gli amori, la memoria trovano formato in una grammatica del quotidiano senza centro. E quando il dolore si presenta, non gli si nega il benvenuto: perchรฉ anche lui sa di vita, e alla vita non si dice mai di no.

Chiamare la poesia di Tiziana Ciaralli nichilismo serve solo se ne accetti il cartello di cantiere: nessun fondamento ultimo, molte forme provvisorie. Qui la vitalitร  รจ il contrario dellโ€™euforia; รจ manutenzione dellโ€™energia dove passa davvero, tra un oggetto e una mano, tra un profumo e un canale di Venezia, tra una luce e una stanza.

Il libro ha un passo che convince perchรฉ rifiuta lโ€™enfasi del messaggio e investe esclusivamente sul nesso che lega musica e parola. Le immagini arrivano per contatto: una finestra che inclina la stagione, una stoffa che ricorda il corpo, una lampada che disegna la stanza. Tutto รจ relativo e calibrato, come deve essere quando non cโ€™รจ garanzia di veritร  e si vuole, nondimeno, vedere meglio di quanto possa lโ€™occhio.

La lezione che rimane รจ semplice e difficile insieme: costruire forme che reggano a ogni avvicinamento. Non cercare il sigillo metafisico; praticare misure locali che, risonando, diano coerenza allโ€™insieme. 30 ๐‘†๐‘œ๐‘ก๐‘ก๐‘œ๐‘ก๐‘–๐‘ก๐‘œ๐‘™๐‘– funziona perchรฉ assume la materia come grammatica del pensare e perchรฉ chiede al lettore un lavoro speculare: ridurre il volume delle idee generiche, aumentare la percettivitร  dei sensi. Alla fine, piรน che un tema, resta un metodo: ascoltare il mondo nel punto in cui tocca. E accettare che, se qualcosa non si lascia parafrasare, non รจ oscuritร ; รจ vita che insiste.

โ€” ๐Œ๐ข๐ซ๐จ ๐‘๐ž๐ง๐ณ๐š๐ ๐ฅ๐ข๐š